Questo libro propone una teoria alternativa che vede l'essere umano come una linea in continuo movimento, un percorso che si intreccia con altre linee, modificandosi e cambiando direzione in ogni incontro. L'autore ci invita a ripensare il modo in cui viviamo e interagiamo, mostrando come la nostra esistenza sia un flusso continuo di connessioni.
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In un mondo sempre più connesso, dove il network sembra essere il simbolo dominante della vita di oggi, Tim Ingold, antropologo britannico, ci invita a ripensare il modo in cui viviamo e interagiamo. Nel suo libro "Siamo linee", Ingold propone una teoria alternativa che vede l'essere umano come una linea in continuo movimento, un percorso che si intreccia con altre linee, modificandosi e cambiando direzione in ogni incontro.
Ingold ci guida in un viaggio attraverso le relazioni, mostrando come la nostra esistenza sia un flusso continuo di connessioni. Le linee che tracciamo, sia fisiche che metaforiche, si intrecciano con quelle degli altri, creando un'ecologia di relazioni che si evolve e si trasforma costantemente.
Il libro mette in discussione il paradigma dominante del network, che spesso ci fa percepire le relazioni come statiche e predefinite. Ingold ci invita a guardare oltre, a vedere le relazioni come processi dinamici, in continua evoluzione.
Attraverso trenta brevi capitoli, Ingold ci accompagna in suggestive riflessioni sul camminare, sull'ambiente, sull'atmosfera, sul tempo e sulla vita stessa. Un'esperienza di lettura coinvolgente che ci invita a ripensare il nostro modo di vivere e di relazionarci con il mondo.
Tim Ingold è un antropologo britannico, docente all'Università di Aberdeen. Tra le sue opere più note, ricordiamo "Making" (Raffaello Cortina, 2019) ed "Ecologia della cultura" (Meltemi, 2001).