"Silenzio di bosco, rumore di sé" esplora l'intreccio tra psicoanalisi e corsa di endurance, rivelando come affrontare il dolore interiore attraverso la metafora del percorso fisico. Un invito ad accettare il proprio "rumore" interiore per raggiungere un equilibrio tra mente e corpo.
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"Silenzio di bosco, rumore di sé. Correre per inventariare il dolore" di Nicolò Rubbi, edito da Mimesis, esplora l'intersezione tra la terapia psicologica e la corsa di endurance, rivelando come queste due discipline possano illuminarsi a vicenda nel percorso di accettazione del dolore, sia fisico che psicologico.
Il libro affronta il tema del silenzio, non come un rifugio dorato, ma come un obiettivo difficile da raggiungere, soprattutto quando la sofferenza è intensa. L'autore suggerisce che, piuttosto che fuggire dal proprio "rumore" interiore, sia più utile accettarlo e comprenderne l'origine.
Attraverso la metafora della corsa di lunga distanza, Rubbi descrive come gli strumenti acquisiti in terapia possano essere applicati per affrontare l'inconscio e il suo "brusio di fondo". Ogni chilometro percorso diventa un passo verso l'accettazione del proprio chiasso interiore, trasformando uno sforzo contro se stessi in un'azione a proprio favore.
Quest'opera è un invito a esplorare il proprio mondo interiore attraverso la lente della psicoanalisi e la pratica sportiva, offrendo spunti di riflessione per chiunque sia alla ricerca di un equilibrio tra mente e corpo.
Parole chiave: psicoanalisi, corsa, dolore, silenzio, inconscio, terapia psicologica, sport di endurance, Nicolò Rubbi, Mimesis.