Un'analisi approfondita dell'architettura moderna, dalle sue origini alle tendenze più contemporanee. Un classico di Bruno Zevi, aggiornato e rivisto, per comprendere l'evoluzione del pensiero architettonico e le sue implicazioni sull'ambiente che ci circonda.
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Immergiti nel mondo dell'architettura moderna con la nuova edizione aggiornata di "Storia dell'architettura moderna" di Bruno Zevi, pubblicata da Einaudi. Un'opera fondamentale, arricchita con gli sviluppi degli ultimi quarant'anni e una revisione critica approfondita, che continua a essere una risorsa preziosa per architetti, appassionati d'arte e studenti.
Il libro ripercorre il percorso che, partendo dagli "architetti della rivoluzione" francese, giunge alle figure emblematiche di Wright, Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Mendelsohn e Aalto. Zevi analizza in dettaglio l'evoluzione del pensiero architettonico e le sue manifestazioni concrete, offrendo una panoramica completa e stimolante.
L'opera esplora la cosiddetta "crisi del movimento moderno", evidenziando la nascita di una pluralità di correnti, dal neoespressionismo all'informale, dall'High-Tech al decostruttivismo. Vengono presentate le figure di spicco che hanno segnato questo periodo di transizione, come Scharoun, Kahn, Saarinen, Niemeyer, Rudolph, Erskine, Utzon, Safdie, Johansen, L'Archigram Group, i metabolisti giapponesi, Foster, Rogers e Gehry.
Zevi descrive un panorama ricco di realizzazioni e di ipotesi sull'assetto urbano e sull'habitat del futuro. L'"action-architetture" e il recupero del Kitsch metropolitano, promossi dalla pop-art, danno vita a un linguaggio in cui si fondono la tecnologia dell'opulenza e quella della povertà, la progettazione col computer e quella spontanea, gergale.
Il risultato è un'architettura colta e popolare, dove la ricerca estetica più avanzata incentiva la registrazione dell'evento, rendendo il processo creativo gestibile da parte di tutti. Un'opera che stimola la riflessione e invita a guardare al futuro dell'architettura con occhi nuovi.