Un saggio fondamentale di Michel Foucault che esplora la follia come fenomeno culturale e sociale, analizzando le sue relazioni con il potere e la soggettività. Un'opera capitale per la storia del pensiero europeo e la psichiatria moderna.
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Immergiti in un'opera fondamentale del pensiero filosofico con "Storia della follia nell'età classica" di Michel Foucault. Pubblicato per la prima volta nel 1961, questo saggio pionieristico esplora le intricate relazioni tra sapere, potere e soggettività, offrendo una prospettiva rivoluzionaria sulla follia e il suo ruolo nella società.
Foucault sfida le concezioni tradizionali della follia come condizione medica, proponendo invece un'analisi approfondita del fenomeno come elemento radicato nelle strutture culturali e nei sistemi di esclusione sociale. Attraverso una narrazione serrata e avvincente, l'autore dimostra come ogni epoca interpreti e gestisca la follia a modo proprio, plasmando la sua percezione e il suo trattamento.
L'opera dà spazio alle voci rare ma decisive che hanno squarciato il velo sulla follia, da Sade a Nietzsche, da Van Gogh ad Artaud. Foucault mostra come la follia, in quanto elemento imprevedibile e rivelatore, possa mettere a nudo le disfunzioni e le fragilità della società, offrendo una prospettiva critica e illuminante.
"Storia della follia nell'età classica" ha segnato la storia del pensiero europeo e ha contribuito in modo significativo all'idea moderna di psichiatria. Con la sua analisi profonda e la sua prospettiva innovativa, l'opera di Foucault invita a una riflessione critica sulla natura della follia e sul suo ruolo nella comprensione della società.