Questo libro analizza l'evoluzione dell'atteggiamento verso la morte nella civiltà occidentale, dal Medioevo ai giorni nostri, esplorando le trasformazioni sociali, culturali e religiose che hanno influenzato la nostra percezione della fine della vita. Un viaggio affascinante attraverso i secoli, per comprendere meglio la nostra relazione con la mortalità.
Philippe Ariès, nel suo capolavoro Storia della morte in Occidente, ci guida in un affascinante viaggio attraverso i secoli, esplorando l'evoluzione dell'atteggiamento dell'uomo occidentale nei confronti della morte. Un'opera fondamentale per comprendere come la nostra percezione della fine della vita sia cambiata nel tempo, influenzando profondamente la cultura, le tradizioni e la società.
Ariès inizia la sua analisi dal Medioevo, un'epoca in cui la morte era considerata parte integrante della vita, un passaggio naturale e inevitabile. La vita terrena era vista come una preparazione alla vita ultraterrena, e la morte era un evento comunitario, celebrato con riti e cerimonie pubbliche. L'autore analizza con precisione i testi letterari, i documenti, le iscrizioni tombali e i testamenti dell'epoca, offrendo una panoramica dettagliata delle pratiche funerarie e delle credenze religiose.
Con il passare dei secoli, l'atteggiamento nei confronti della morte si evolve profondamente. L'età moderna porta con sé un cambiamento radicale: la morte diventa un evento privato, sempre più allontanato dalla vita pubblica. Ariès analizza le trasformazioni sociali, culturali e religiose che hanno contribuito a questo cambiamento, mostrando come la morte sia diventata un tabù, un argomento da evitare e da non affrontare.
Il libro esplora le diverse fasi di questo cambiamento, soffermandosi sulle trasformazioni dei comportamenti individuali e collettivi di fronte alla morte. Dall'età barocca alla rivoluzione industriale, Ariès mostra come la morte sia diventata un tema sempre più complesso e problematico, influenzato dalle nuove tecnologie e dalle trasformazioni sociali. L'autore analizza l'impatto della secolarizzazione, della scienza e della medicina sulla percezione della morte, mostrando come la morte sia diventata un evento sempre più medicalizzato e istituzionalizzato.
Storia della morte in Occidente non è solo un'opera di storia, ma anche un'analisi antropologica e sociologica che ci aiuta a comprendere la nostra cultura e la nostra società. Ariès ci offre una prospettiva unica e illuminante sulla nostra relazione con la morte, un tema universale che ci accompagna da sempre. Un libro che stimola la riflessione e ci invita a confrontarci con la nostra mortalità.
Keywords: Storia della morte, Philippe Ariès, morte in Occidente, Medioevo, età moderna, antropologia, sociologia, cultura, tradizioni, riti funebri, tabù, mortalità, secolarizzazione, scienza, medicina.
Autore | Philippe Ariès |
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Editore | BUR Biblioteca Univ. Rizzoli |
Lingua | Italiano |
Data di pubblicazione | 1998-05-27 |
Numero di pagine | 226 |
ISBN-10 | 8817112232 |
ISBN-13 | 9788817112239 |
Formato | Paperback |
Genere | Storia, Studi Storici |
Peso | circa 200g |
Dimensioni | 19.9 x 13 x 1.9 cm (circa) |