Un'analisi del periodo storico tra la fine del Seicento e il Settecento, un'epoca di transizione per la vita spirituale e la cristianità, segnata da sfide come il giansenismo e l'illuminismo, ma anche dall'emergere di nuove figure e forme di vita religiosa.
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"Il Settecento: Crisi di Identità e Nuovi Percorsi (1650-1800)" di Tullo Goffi e Pietro Zovatto, edito da Dehoniane, offre una lucida analisi del periodo storico compreso tra la fine del Seicento e l'intero Settecento, un'epoca di transizione e profondi cambiamenti per la vita spirituale e la cristianità.
Dopo l'effervescenza mistica del Concilio di Trento, la vita spirituale mostra segni di "crisi innovativa". Il giansenismo, l'illuminismo e il quietismo mettono a dura prova la cristianità, mentre la sensibilità pastorale è segnata da un moralismo accentuato, ignoranza teologica e una sacramentalizzazione ridotta al minimo indispensabile. Le devozioni proliferano, oscurando la centralità della liturgia.
Il clero, numeroso ma spesso poco formato, si concentra prevalentemente sulla remissione dei peccati gravi e sull'inculcare lo stato di grazia, trascurando il progresso spirituale dei fedeli. Questa situazione di conformismo ascetico fa da sfondo all'emergere di nuove forme di vita spirituale e apostolica.
In questo contesto, emergono figure come Veronica Giuliani, Leonardo da Porto Maurizio, Paolo della Croce e Alfonso de' Liguori, che incarnano un rinnovamento spirituale. Allo stesso tempo, nascono nuove realtà come i Fratelli delle scuole cristiane, gli Spiritani, i Monfortani, i Passionisti e i Redentoristi, che contribuiscono a rivitalizzare la vita religiosa.
Questo libro rappresenta una risorsa preziosa per chiunque voglia approfondire la storia della spiritualità nel Settecento, un'epoca di crisi ma anche di rinnovamento e di nuove prospettive per la vita cristiana.