Storia delle Biennali di Gubbio e Museo di scultura contemporanea

Un viaggio nella storia della scultura italiana

La Biennale di Gubbio, seconda solo alla Biennale di Venezia per durata e qualità degli artisti e dei curatori, rappresenta un capitolo fondamentale della scultura italiana del secondo dopoguerra. Questo volume, curato da Giorgio Bonomi, offre un'approfondita analisi della storia di questa prestigiosa rassegna, nata nel 1956 come manifestazione per la ceramica e il ferro battuto e trasformatasi, nel corso degli anni, in un evento esclusivamente dedicato alla scultura.

Le tappe di una storia ricca di nomi illustri

Attraverso saggi di esperti del settore, il libro ripercorre le tappe fondamentali della Biennale, evidenziando il ruolo chiave di critici d'arte come Argan, Crispolti, Fagone e Bonito Oliva, e di scultori di fama internazionale come Leoncillo, Spagnulo, Valentini, Staccioli, Uncini, Zorio, Pomodoro e Mainolfi.

Il Museo della Scultura Italiana Contemporanea

La seconda parte del libro è dedicata al Museo della Scultura Italiana Contemporanea, nato con la XXIV edizione della Biennale. Il museo, che raccoglie opere donate o date in comodato dagli artisti, rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, che testimonia l'evoluzione della scultura italiana dal secondo dopoguerra ad oggi.

Un omaggio a Giuseppe Uncini

In appendice, il volume presenta un testo inedito di Enrico Crispolti, scritto nel 1979, dedicato a Giuseppe Uncini, uno dei più importanti scultori contemporanei. Un omaggio a due figure chiave che hanno contribuito a rendere la Biennale di Gubbio un evento di grande prestigio.

Questo libro è un'occasione unica per approfondire la storia della scultura italiana e per scoprire il ricco patrimonio del Museo della Scultura Italiana Contemporanea di Gubbio.