Un'analisi delle trasformazioni linguistiche e identitarie legate all'emigrazione italiana nel mondo, con un focus sulle politiche linguistiche e sulla tutela del patrimonio culturale italiano all'estero.
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Il volume "Storia linguistica dell'emigrazione italiana nel mondo" di Massimo Vedovelli, edito da Carocci, offre una profonda analisi delle trasformazioni linguistiche e identitarie che hanno segnato la storia degli italiani all'estero. Un'opera fondamentale per comprendere come la lingua italiana si sia evoluta e adattata nei diversi contesti migratori, influenzando e venendo influenzata dalle culture locali.
L'Italia unita ha subito profondi cambiamenti a livello linguistico, con l'affermarsi dell'italiano parlato e l'emergere di nuove lingue portate dagli immigrati. Queste dinamiche riflettono le tensioni identitarie che attraversano la nostra società, un tema centrale nell'analisi di Vedovelli.
Il libro esplora le esperienze linguistiche dei milioni di italiani che hanno lasciato il paese in cerca di fortuna, dalla "Merica" all'Australia, dall'Asia all'Africa. Vedovelli analizza come queste comunità si sono confrontate con l'italiano, con le lingue dei paesi d'accoglienza e con il destino dei dialetti, spesso abbandonati o trasformati nel contatto con nuove realtà.
Un aspetto cruciale del volume è l'analisi delle politiche adottate dai governi italiani nei confronti dell'identità linguistica delle comunità di origine italiana nel mondo. Vedovelli si interroga su cosa si può e si deve fare oggi, in un contesto di globalizzazione linguistica, per tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico e culturale italiano all'estero.
L'autore invita a superare le retoriche nazionaliste e le spinte dissolutrici, per comprendere come le lingue che parliamo, quelle che ereditiamo e quelle che scegliamo di vivere, definiscono la nostra identità individuale e collettiva. Un invito a riflettere sul ruolo della lingua come elemento fondante della nostra storia e della nostra cultura.