Questo libro racconta la storia dei Gap, i "Gruppi di azione patriottica" nella Resistenza italiana, analizzando le loro origini, lo sviluppo, le difficoltà, i successi e i fallimenti. L'autore, Santo Peli, ripercorre l'intera vicenda dei Gap per superare le molte "leggende" e restituire ai lettori una ricostruzione lontana dalla retorica e dalla speculazione.
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I Gap, componente esigua ma rilevante del movimento di Resistenza, occupano un posto marginale nella memoria collettiva e nella storiografia resistenziale. Due ragioni spiegano tale marginalità: da un lato i Gap combattono secondo le modalità classiche del terrorismo, cioè con uccisioni mirate di singoli individui e con attentati dinamitardi; dall'altro sono organizzati e diretti dal Partito comunista, e dunque restano, durante e dopo la Resistenza, connotati politicamente in modo molto più marcato delle altre formazioni partigiane.
In questo libro, Santo Peli ripercorre con rigore e imparzialità l'intera vicenda dei Gap per superare le molte "leggende" e restituire ai lettori una ricostruzione lontana dalla retorica e dalla speculazione. E colma una lacuna rilevante nel panorama dell'analisi storica del nostro Paese.
Un libro essenziale per avere un quadro completo del fenomeno Gap inserito nel contesto generale della lotta di Liberazione.