Un'analisi approfondita del rapporto tra diritto e letteratura, attraverso un viaggio negli ultimi tre secoli di storia del mondo occidentale. Il libro esplora temi cruciali come la dignità del lavoro, la funzione della pena, le origini della discriminazione e del razzismo, le contraddizioni dell'economia capitalistica, i destini della democrazia e il governo della globalizzazione.
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Quanto c'è di veramente nuovo nell'idea di coniugare la riflessione sul diritto a quella sulla letteratura? Muovendo da questa domanda, Donato Carusi intraprende un avvincente viaggio negli ultimi tre secoli di storia del «mondo occidentale», tra grandi scrittori, guerre, rivoluzioni e temi quali la dignità e la tutela del lavoro, la funzione della pena, le origini della discriminazione e del razzismo, le contraddizioni dell'economia capitalistica, i destini della democrazia nella società dell'immagine e il governo della globalizzazione.
Il libro analizza come la letteratura abbia saputo interpretare e plasmare il diritto, offrendo una prospettiva inedita e stimolante su temi cruciali della nostra epoca. Attraverso un'attenta analisi di opere letterarie di autori come Voltaire, Rousseau, Dickens, Dostoevskij, Kafka, Orwell e molti altri, Carusi dimostra come la letteratura abbia contribuito a far luce sulle contraddizioni del potere, sulle ingiustizie sociali e sulle sfide poste dalla modernità.
Un'opera ricca di spunti di riflessione, che invita il lettore a interrogarsi sul ruolo del diritto nella società contemporanea e sul potere della letteratura di dare voce alle istanze di giustizia e di libertà.
Donato Carusi è professore ordinario di Diritto civile, Diritto e letteratura e Diritto di famiglia presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Genova. Tra i suoi libri: Le obbligazioni nascenti dalla legge, Napoli, 2004; L'ordine naturale delle cose, Torino, 2011; Che farò quando tutto brucia? Una lettura politico-giuridica di António Lobo Antunes, Pisa, 2019; e da ultimo La legge «sul biotestamento»: una pagina di storia italiana, Torino, 2020.