Un memoir intenso e coraggioso che esplora la depressione, la guarigione e la resilienza attraverso la storia di una donna che, dopo un tentativo di suicidio, intraprende un viaggio interiore alla ricerca di significato e speranza.
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"Svegliami a mezzanotte" di Fuani Marino, edito da Einaudi, è un'opera letteraria intensa e coraggiosa, un memoir che si trasforma in un'esplorazione profonda della depressione, della guarigione e della resilienza. Attraverso uno stile narrativo incisivo e a tratti autoironico, l'autrice ci conduce nel suo personale percorso di rinascita, affrontando temi universali come la solitudine, la sofferenza e la ricerca di significato.
La storia inizia con un atto disperato: un tentativo di suicidio. Una giovane donna, madre da poco, si getta nel vuoto, ma sopravvive. Questo evento traumatico diventa il punto di partenza per un'indagine interiore, un'analisi spietata delle ragioni che l'hanno portata a quel gesto estremo. Fuani Marino utilizza la scrittura come strumento di catarsi, trasformando la memoria in narrazione e affrontando le cicatrici fisiche ed emotive che la depressione ha lasciato sul suo corpo e nella sua vita.
Il libro offre una prospettiva unica sulla depressione e sul disturbo bipolare, raccontati dal di dentro. Marino esplora le diverse sfaccettature di queste malattie mentali, analizzando come la poesia, l'arte, le neuroscienze, la chimica e la psichiatria le hanno rappresentate e definite nel corso del tempo.
Un altro tema centrale è la solitudine, in particolare quella vissuta dalle donne e dalle madri. L'autrice riflette sulla mancanza di supporto e comprensione che spesso circonda le donne che soffrono di depressione post-partum o di altri disturbi mentali.
Nonostante la durezza degli argomenti trattati, "Svegliami a mezzanotte" è un libro che infonde speranza. La storia di Fuani Marino è un esempio di come sia possibile superare il dolore e ritrovare la luce, trasformando le cicatrici in una forza motrice per il futuro.