Un'esplorazione teologica del silenzio nel cristianesimo, analizzando come l'assenza di parola possa rivelare la presenza divina e come il tacere possa portare a una comprensione più profonda della volontà di Dio.
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"Tacere. Una teologia del silenzio" di Klaus Berger, edito da Queriniana, affronta un tema apparentemente paradossale: come il silenzio, l'assenza di parola, possa rivelare la presenza divina nel cristianesimo, una religione fondata sulla Parola. Berger esplora la tensione tra parola e silenzio, cercando di comprendere se Dio parli veramente quando "parla" e se il suo discorso sia pienamente comprensibile.
L'autore sviluppa una "fenomenologia del silenzio", un'analisi approfondita del tacere attraverso le figure bibliche, i cristiani di ogni epoca, la quiete della creazione, il silenzio della liturgia (in particolare del Sabato Santo), i mistici e l'ascetismo.
Berger giunge alla conclusione che Dio si rivela proprio nel silenzio. La rivelazione divina avviene quando gli uomini si lasciano raggiungere dal silenzio di Dio, lo interpretano e lo comprendono, diventando simili a Lui nel loro stesso silenzio. In questo modo, si rivolgono a Dio senza parole, avvertendo la Sua volontà.
Questo libro è un invito a riflettere sul significato del silenzio nella nostra vita spirituale. Un'opera che stimola a riscoprire il valore del tacere per ascoltare la voce di Dio nel profondo del nostro cuore.
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