Tancredi è un'opera seria in due atti composta da Gioachino Rossini su libretto di Gaetano Rossi, ispirata alla tragedia di Voltaire, Tancrède (1760). L'opera racconta la storia di Tancredi, un giovane nobile di Siracusa, che è stato bandito dalla città a causa delle macchinazioni invidiose di una potente fazione. Tancredi, credendo che Amenaide, la figlia di Argirio, lo abbia tradito, è tornato a Siracusa per vendicarsi. Amenaide cerca invano di convincerlo a rimanere, perché lui crede ancora che lei gli sia infedele e non vuole ascoltare le sue dichiarazioni di innocenza. Tancredi, sopraffatto dal dolore, si getta in battaglia, seguito da Argirio. Presto Argirio e i suoi seguaci tornano: Tancredi ha vinto una schiacciante vittoria sui Saraceni, ma è stato ferito a morte e ha invocato il nome di Amenaide. Amenaide rivela l'identità di Tancredi a suo padre: ha dimostrato di non essere un traditore e ora è pronto a guidare i guerrieri di Siracusa nel loro tentativo di salvare la loro patria. Ancora una volta Amenaide cerca di convincere il suo amato della sua innocenza, ma Tancredi, sopraffatto dal dolore, non vuole ascoltarla e si getta in battaglia, seguito da Argirio. Tancredi muore tra le braccia di Amenaide, che gli giura amore eterno. L'opera si conclude con un coro di dolore e speranza, che celebra la vittoria di Tancredi e la sua tragica morte.
Tancredi è un'opera seria in due atti composta da Gioachino Rossini su libretto di Gaetano Rossi, ispirata alla tragedia di Voltaire, Tancrède (1760). L'opera fu rappresentata per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia il 6 febbraio 1813, meno di un mese dopo la prima del suo precedente lavoro, Il signor Bruschino. L'ouverture, tratta da La pietra del paragone, è un esempio popolare dello stile caratteristico di Rossini ed è regolarmente eseguita in concerto e registrata.
Tancredi, un giovane cittadino di Siracusa, discendente da una ricca e nobile famiglia normanna, è stato bandito dalla città a causa delle macchinazioni invidiose di una potente fazione e, ingiustamente accusato di favorire gli interessi di Bisanzio, è stato condannato come traditore. Amenaide, figlia di Argirio, durante una visita a Bisanzio, è stata corteggiata sia da Tancredi che da Solamir, il temuto tiranno saraceno: dopo aver giurato di essere fedele a Tancredi, la giovane donna è tornata da suo padre a Siracusa.
Tancredi, credendo che Amenaide lo abbia tradito, è tornato a Siracusa per vendicarsi. Amenaide cerca invano di convincerlo a rimanere, perché lui crede ancora che lei gli sia infedele e non vuole ascoltare le sue dichiarazioni di innocenza. Roggiero, rimasto solo, apprende da Isaura che Amenaide non ha mai tradito Tancredi e spera che la pace venga ristabilita tra i due amanti.
Tancredi, sopraffatto dal dolore, si getta in battaglia, seguito da Argirio. Presto Argirio e i suoi seguaci tornano: Tancredi ha vinto una schiacciante vittoria sui Saraceni, ma è stato ferito a morte e ha invocato il nome di Amenaide. Amenaide rivela l'identità di Tancredi a suo padre: ha dimostrato di non essere un traditore e ora è pronto a guidare i guerrieri di Siracusa nel loro tentativo di salvare la loro patria. Ancora una volta Amenaide cerca di convincere il suo amato della sua innocenza, ma Tancredi, sopraffatto dal dolore, non vuole ascoltarla e si getta in battaglia, seguito da Argirio.
Tancredi muore tra le braccia di Amenaide, che gli giura amore eterno. L'opera si conclude con un coro di dolore e speranza, che celebra la vittoria di Tancredi e la sua tragica morte.
La musica di Tancredi è caratterizzata da melodie accattivanti e da un'orchestrazione ricca e colorata. L'opera contiene alcuni dei brani più famosi di Rossini, tra cui l'aria di Tancredi, "Di tanti palpiti", e il duetto tra Tancredi e Amenaide, "Tu che accendi questo core".
Tancredi fu un successo immediato e fu rappresentato in tutta Europa e nelle Americhe. L'opera è stata ripresa molte volte nel corso dei secoli e rimane una delle opere più popolari di Rossini.
Tancredi è un'opera che celebra l'amore, la lealtà e il coraggio. È un'opera che tocca il cuore e che lascia un segno indelebile nello spettatore.
Caratteristiche | Valore |
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Genere | Opera seria |
Atti | 2 |
Compositore | Gioachino Rossini |
Librettista | Gaetano Rossi |
Prima rappresentazione | 6 febbraio 1813, Teatro La Fenice, Venezia |
Durata | Circa 2 ore e 30 minuti |
Lingua | Italiano |