Tante vite in una. Autobiografia di un militante tra medicina e politica

Un viaggio attraverso medicina, politica e impegno sociale

"Tante vite in una. Autobiografia di un militante tra medicina e politica" è un'opera avvincente che ripercorre l'esistenza straordinaria di Franco Cavalli, figura poliedrica che ha saputo distinguersi in molteplici ambiti. Oncologo di fama mondiale, medico impegnato in progetti umanitari, politico di spicco e militante socialista, Cavalli ha dedicato la sua vita a difendere i diritti dei più deboli e a promuovere un mondo più giusto.

Un'esistenza ricca di sfide e successi

Il libro offre uno sguardo intimo e personale sulla vita di Cavalli, dalla sua infanzia a Locarno agli anni della formazione, fino al raggiungimento dei vertici della carriera medica e politica. Attraverso le sue parole, il lettore viene trasportato in un viaggio appassionante attraverso il XX e il XXI secolo, incontrando personaggi illustri e assistendo a eventi che hanno segnato la storia del nostro tempo.

L'impegno sociale e la passione per la politica

Un filo conduttore lega tutte le esperienze di Cavalli: l'impegno sociale e la passione per la politica. Fin da giovane, si è dedicato a difendere le istanze del socialismo, seguendo l'esempio dell'amica Rossana Rossanda. Il suo impegno politico lo ha portato a ricoprire importanti incarichi istituzionali, durante i quali si è sempre battuto per i diritti dei più deboli e per la costruzione di una società più equa.

Un esempio di vita per le nuove generazioni

"Tante vite in una" è un libro che ispira e che invita alla riflessione. La storia di Franco Cavalli è un esempio di come sia possibile coniugare l'impegno professionale con la passione per la politica e l'attenzione verso i più bisognosi. Un libro che si rivolge a tutti coloro che credono in un mondo migliore e che vogliono dare il proprio contributo per costruirlo.

Temi principali:

• Autobiografia di Franco Cavalli
• Impegno sociale e politico
• Medicina e oncologia
• Storia del XX e XXI secolo
• Socialismo e diritti dei lavoratori