Tennis, Tv, trigonometria, tornado (e altre cose divertenti che non farò mai più)

Un'analisi caleidoscopica della società postmoderna attraverso lo sguardo acuto di David Foster Wallace

Dopo il successo planetario di "Infinite Jest", David Foster Wallace si rivela in questa raccolta anche un saggista brillante e un osservatore acuto del nostro tempo. "Tennis, Tv, Trigonometria, Tornado (e Altre Cose Divertenti Che Non Farò Mai Più)" è un viaggio sorprendente nel cuore della cultura postmoderna, un'esplorazione condotta con l'ironia tagliente e l'intelligenza di uno dei più grandi scrittori americani contemporanei.

Un reportage esilarante e riflessioni geniali

Il volume offre un mix irresistibile di reportage "dietro le quinte", come l'immersione nell'atmosfera elettrizzante degli Open Canadesi di tennis, e incursioni sul set di "Strade perdute" di David Lynch, svelando aneddoti e curiosità. Wallace cattura l'essenza della vita di provincia americana, immortalando bizzarrie meteorologiche e fiere campionarie chiassose, offrendo uno spaccato vivido e autentico del Midwest.

La televisione e la narrativa contemporanea

I saggi di Wallace affrontano il complesso rapporto di odio-amore tra la televisione e la narrativa contemporanea, analizzando l'impatto del piccolo schermo sulla cultura e sulla società. Con uno sguardo critico e al tempo stesso appassionato, Wallace esplora le dinamiche che plasmano il nostro immaginario collettivo.

Un'analisi caleidoscopica

Attraverso sei saggi sui generis, Wallace ci offre una visione caleidoscopica della società e della cultura postmoderna. Il suo sguardo è al tempo stesso acuto e distaccato, quello di un critico implacabile, ma anche entusiasta, quello di un fan che non smette mai di interrogarsi sul mondo che lo circonda. Una vena inesauribile di ironia percorre ogni pagina, rendendo la lettura un'esperienza stimolante e divertente.

Perché leggere questo libro

• Per scoprire il talento di saggista di David Foster Wallace.
• Per immergersi in un'analisi originale e provocatoria della cultura postmoderna.
• Per lasciarsi sorprendere dall'ironia e dall'intelligenza di uno dei più grandi scrittori americani contemporanei.