Tito Andronico

Un'analisi spietata del potere e della violenza nella Roma antica

"Tito Andronico", pubblicato da Feltrinelli, non è una semplice celebrazione della romanità, ma un'analisi lucida e sconvolgente dei meccanismi del potere, dove Roma diventa una metafora dello Stato moderno. Quest'opera, pur essendo tra le prime di Shakespeare, rivela già alcuni dei temi centrali che caratterizzeranno la sua arte.

Un'opera sperimentale tra classicismo e tragedia di vendetta

La tragedia si muove tra l'esperienza classica di Ovidio e Seneca e la "nuova" tragedia di vendetta di Thomas Kyd. La possibile collaborazione di altri autori, come il grande Marlowe, non deve sminuire il valore di quest'opera, che anticipa molti elementi delle opere mature di Shakespeare.

Una storia di sangue e potere ispirata ai miti classici

La trama, fosca e truculenta, racconta una vicenda di sangue e potere, ispirata al mito di Progne e Filomena narrato nelle "Metamorfosi" di Ovidio, al "Tieste" di Seneca e alla novella sul "crudel moro" di Matteo Bandello. Un intreccio di vendetta, inganni e atrocità che esplora le profondità dell'animo umano e la spietatezza del potere.

Perché leggere "Tito Andronico"

• Un'analisi profonda dei meccanismi del potere e della violenza.
• Un'opera che anticipa i temi centrali dell'arte shakespeariana.
• Un intreccio avvincente di vendetta, inganni e atrocità.
• Un testo fondamentale per comprendere l'evoluzione del teatro elisabettiano.

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