Un romanzo distopico che esplora il futuro dell'archeologia, in cui una giovane archeologa scopre reperti del nostro presente, offrendo una riflessione critica sulla tecnologia, l'ambiente e la memoria storica.
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Immagina un futuro in cui i reperti del nostro presente diventano i fossili di domani. "Tracce. Alla ricerca dei fossili di domani" di Francesco Miraglia, edito da Mondadori, ci trasporta in un'epoca in cui gli oggetti che ci circondano, dalle automobili agli smartphone, raccontano la storia della nostra civiltà a chi verrà dopo di noi.
In un mondo segnato da sconvolgimenti climatici e sociali, una giovane archeologa di nome Maya si imbatte in reperti inaspettati: una vecchia automobile, un telefono cellulare ancora funzionante. Questi oggetti, appartenuti a un passato non troppo lontano, diventano la chiave per comprendere la nostra epoca e le sue contraddizioni.
Attraverso gli occhi di Maya, il lettore è invitato a riflettere sul significato di "fossile" e su come gli oggetti che creiamo e utilizziamo quotidianamente lasceranno un'impronta indelebile sul futuro. Il libro solleva interrogativi cruciali sul nostro rapporto con la tecnologia, l'ambiente e la memoria storica.
Questo romanzo è un'esperienza di lettura stimolante e coinvolgente, che invita a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e sul futuro che stiamo costruendo. Con una prosa elegante e una trama avvincente, Francesco Miraglia ci regala un'opera che appassionerà gli amanti della fantascienza distopica e chiunque sia interessato alle sfide del nostro tempo.
"Tracce. Alla ricerca dei fossili di domani" è molto più di un semplice romanzo di fantascienza. È un invito a guardare il presente con occhi diversi, a interrogarci sul nostro passato e a immaginare un futuro più consapevole e sostenibile. Un libro che lascerà un segno indelebile nel cuore del lettore.