Tu passerai per il camino: Vita e morte a Mauthausen

Un libro straziante che racconta la storia di un giovane antifascista e partigiano deportato nel campo di concentramento di Mauthausen durante la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso le sue parole, il lettore viene trasportato in un mondo di sofferenza e crudeltà, dove la vita umana è ridotta al minimo e la morte è una costante minaccia.

EAN: 9788842545514
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Un viaggio nell'orrore: la testimonianza di un sopravvissuto a Mauthausen

"Tu passerai per il camino" è un libro straziante che racconta la storia di Vincenzo Pappalettera, un giovane antifascista e partigiano deportato nel campo di concentramento di Mauthausen durante la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso le sue parole, il lettore viene trasportato in un mondo di sofferenza e crudeltà, dove la vita umana è ridotta al minimo e la morte è una costante minaccia.

La baracca 11: un inferno di privazioni e morte

Vincenzo, appena arrivato a Mauthausen, viene assegnato alla baracca 11, un luogo di privazioni e di morte. Le scarse razioni di cibo, la mancanza di cure mediche e le condizioni igieniche disastrose portano alla diffusione di malattie e alla morte di molti prigionieri. La fame è una costante, e la vista dei corpi senza vita che vengono portati fuori dalla baracca è un'immagine che perseguiterà Vincenzo per sempre.

La minaccia del camino: la morte come destino

La frase "Tu passerai per il camino" era una minaccia che gli aguzzini di Mauthausen lanciavano ai detenuti, un'indicazione di morte sicura. Il camino era il simbolo del forno crematorio, dove venivano bruciati i corpi dei prigionieri. La morte era ovunque, sia per le torture inflitte dai kapos e dalle SS, sia per le epidemie che si diffondevano nel campo. Molti prigionieri, stanchi di sopportare le sofferenze, sceglievano di morire per elettrocuzione, toccando il filo spinato che recintava il campo.

La speranza di una liberazione: l'arrivo degli americani

Dopo mesi di sofferenza, una flebile speranza di liberazione si diffonde tra i prigionieri. Si vocifera che gli americani stiano arrivando. I kapos e le SS fuggono, lasciando il campo in preda al caos. Vincenzo, finalmente libero di muoversi, si ritrova in un mondo di morte e di disperazione. Molti dei suoi compagni muoiono nei giorni di attesa prima dell'arrivo degli americani, mentre altri, stanchi di aspettare, decidono di partire a piedi.

Un ritorno alla vita: la liberazione e il ritorno in Italia

Finalmente arriva un camion della Croce Rossa Italiana. I prigionieri vengono rifocillati con pacchi di cibo, ma la fame è ancora forte. I più gravi vengono portati negli ospedali, mentre i più sani vengono rimpatriati in Italia. Vincenzo, sopravvissuto all'inferno di Mauthausen, torna a casa con il corpo segnato dalle sofferenze, ma con lo spirito indomito. La sua testimonianza è un monito per non dimenticare le atrocità del passato e per combattere ogni forma di intolleranza e di violenza.