Un'analisi acuta e ironica della stanchezza cronica che affligge la società contemporanea, tra multitasking, incombenze e la difficoltà di trovare un momento di vero riposo. Un diario intimo di fatiche collettive, uno specchio dei nostri tempi e un invito alla resilienza.
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Immagina una serata come tante: figli, lavoro, incombenze. Poi, la notizia che sconvolge: il Papa si dimette. Non per malattia, ma per stanchezza. Enrica Tesio, autrice dallo sguardo acuto e ironico, si sente parte di qualcosa di grande e allo stesso tempo incredibilmente sola. Perché noi, popolo del multitasking, non possiamo dimetterci. Siamo intrappolati nel "multistanching", sempre connessi, sempre impegnati, sempre esausti.
Con "Tutta la stanchezza del mondo", Enrica Tesio ci apre un diario intimo di fatiche collettive, dodici come quelle di Ercole. Ci racconta di vite passate a scrollare pagine social, a riempire i figli di attività per paura di non stimolarli abbastanza, a lavorare di giorno e di notte, a non saper più riposare se non concentrandosi.
Questo libro è uno specchio dei nostri tempi, un ritratto sincero e spietato della società contemporanea. Enrica Tesio, con la sua scrittura brillante e coinvolgente, ci invita a riflettere sul nostro modo di vivere, a interrogarci sulle nostre priorità, a riscoprire il valore del riposo e della lentezza.
Ma non è solo una denuncia. "Tutta la stanchezza del mondo" è anche un inno alla resilienza, un invito a non mollare, a trovare la forza di andare avanti nonostante tutto. E, soprattutto, è una carezza per tutti gli adulti stanchi, un messaggio di conforto e di speranza: non siete soli.
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