Un'indagine avvincente sulla storia editoriale e la censura del Decameron di Boccaccio nella Venezia del Settecento. Il libro ricostruisce minuziosamente le vicende editoriali e censorie, svelando i meccanismi della censura, le strategie degli editori e le reazioni del pubblico di fronte a un'opera così controversa.
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"Tutti pazzi per Boccaccio" è un'indagine avvincente che ci trasporta nella vivace e controversa Venezia del Settecento. Attraverso un'analisi meticolosa, il libro svela un affascinante caso di editoria e censura che coinvolge una delle opere più celebri della letteratura italiana: il Decameron di Giovanni Boccaccio.
Nel XVIII secolo, Venezia era un centro nevralgico per l'editoria, con una fiorente produzione di libri destinati a un pubblico sempre più ampio. Il Decameron, con le sue novelle licenziose e il linguaggio vivace, riscosse un enorme successo tra i lettori veneziani, diventando un vero e proprio caso editoriale.
Tuttavia, il successo del Decameron non fu privo di ostacoli. Le autorità ecclesiastiche e civili, preoccupate per il contenuto erotico e irriverente dell'opera, avviarono un'azione di censura che mirava a limitarne la diffusione. Il libro fu accusato di immoralità e di offesa alla religione, scatenando un acceso dibattito tra intellettuali, editori e censori.
Attraverso un'analisi accurata di documenti d'archivio, edizioni antiche e testimonianze dell'epoca, "Tutti pazzi per Boccaccio" ricostruisce minuziosamente le vicende editoriali e censorie che coinvolsero il Decameron nella Venezia del Settecento. Il libro svela i meccanismi della censura, le strategie degli editori per aggirarla e le reazioni del pubblico di fronte a un'opera così controversa.
"Tutti pazzi per Boccaccio" è un libro imperdibile per gli appassionati di storia, letteratura e cultura italiana. Un'indagine avvincente che ci invita a riflettere sul potere dei libri e sulla loro capacità di influenzare la società.