Un'indagine approfondita sulla storia segreta degli omicidi mirati di Israele, condotta da Ronen Bergman. Un racconto avvincente che svela le tecniche dei servizi segreti israeliani e solleva interrogativi etici fondamentali.
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"Se qualcuno viene per ucciderti, alzati e uccidilo per primo". Questa frase del Talmud, testo sacro dell'ebraismo, sembra essere diventata la linea guida di Israele fin dalla sua nascita nel 1948. Un paese plasmato dal trauma della Shoah e dalla costante percezione di essere in pericolo di annientamento.
Per garantire la propria sicurezza, Israele ha spesso fatto ricorso a omicidi mirati di potenziali nemici, affidando queste delicate missioni al suo formidabile apparato di intelligence. L'analista militare Ronen Bergman si addentra nei meandri di questi servizi segreti, scontrandosi con la censura militare e l'omertà per raccogliere testimonianze scottanti.
In questo libro, Bergman svela le fasi cruciali e le tecniche sofisticate di una campagna di esecuzioni extragiudiziali che ha segnato la storia di Israele, del Medio Oriente e del mondo intero. Un racconto che solleva interrogativi etici fondamentali sul ricorso alla violenza e sulla giustizia.
Attraverso centinaia di interviste e una mole impressionante di materiale inedito, l'autore ricostruisce una storia complessa e controversa, offrendo al lettore una prospettiva unica e privilegiata sui meccanismi del potere e sulle dinamiche del conflitto israelo-palestinese.
"Uccidi per primo" è un'opera fondamentale per comprendere la storia di Israele e le dinamiche del conflitto mediorientale. Un libro che invita alla riflessione critica e al dibattito su temi cruciali come la sicurezza, la giustizia e l'etica della guerra.