Un manicomio di confine. Storia del San Martino di Como

Un viaggio nel passato: la storia del San Martino di Como

Il San Martino di Como, un manicomio di confine, ha ospitato circa quarantamila persone affette da disturbi mentali tra il 1882 e il 1980. Un luogo che ha visto passare poveri contadini affetti da pellagra, mentecatti e vagabondi, casalinghe isteriche o in preda al delirio delle puerpere, bambini abbandonati, operai e muratori alcolizzati, emigrati meridionali e veneti rimpatriati dalla Svizzera ai primi segni di malattia mentale. Il loro disagio, spesso definito come "delirio dell'immigrato", era un riflesso delle difficoltà sociali e economiche del periodo.

Un'istituzione di confine

Il San Martino era un luogo di confine non solo geograficamente, ma anche socialmente. Si trovava alla frontiera tra l'Italia e la Svizzera, ma anche tra la normalità urbana e l'emarginazione dei diversi. Molti dei pazienti venivano internati "d'imperio", sulla base di un certificato medico che li dichiarava "pericolosi a sé o agli altri", o anche solo "di pubblico scandalo". Bastava che il sindaco, il parroco, il medico e il comandante dei Carabinieri di un paese decidessero di concerto che una determinata persona non dovesse più circolare liberamente, perché per questa si aprissero le porte del manicomio.

Un secolo di storia

Il libro "Un manicomio di confine. Storia del San Martino di Como" di Gianfranco Giudice racconta la storia di questo luogo attraverso le statistiche, le raccolte di dati e le biografie dei tanti "folli" che sono passati per i suoi padiglioni. Un viaggio nel passato che ci permette di comprendere l'evoluzione della psichiatria e dell'istituzione manicomiale in Italia tra '800 e '900, fino alla riforma basagliana.

Un'analisi approfondita

Il libro analizza le vicende del manicomio di San Martino nell'ambito della storia della psichiatria e dell'istituzione manicomiale in Italia tra '800 e '900, fino alla riforma basagliana. I manicomi, pur nati come luogo di cura della malattia mentale secondo l'ispirazione illuminista e positivista, di fatto si sono poi trasformati per lo più in luogo di controllo e di segregazione della marginalità e della devianza. Il libro colloca la storia del manicomio di Como nel contesto delle trasformazioni socio - economiche del territorio comasco che da area rurale si è trasformata in un centro industriale.

Un'opera di grande valore storico

"Un manicomio di confine. Storia del San Martino di Como" è un'opera di grande valore storico che ci permette di comprendere le vicende di un luogo che ha segnato la storia della psichiatria italiana. Un libro che ci invita a riflettere sul passato e sul presente della malattia mentale e sulla necessità di costruire un futuro più inclusivo e rispettoso dei diritti di tutti.