Un viaggio introspettivo e avvincente, dove la follia e l'orrore si intrecciano con la vita personale dell'autore e con la storia della sua famiglia. Un racconto che ci porta dentro la mente di un uomo tormentato dalla follia e dall'orrore, e ci fa riflettere sulla natura della memoria, sulla famiglia e sul passato.
"La follia e l'orrore hanno attanagliato la mia vita", scriveva Emmanuel Carrère presentando "Un romanzo russo" ai lettori francesi. "Di questo, e di nient'altro, parlano i miei libri".
In questo libro, Carrère ci accompagna in un viaggio introspettivo e avvincente, dove la follia e l'orrore si intrecciano con la sua vita personale e con la storia della sua famiglia. Dopo aver concluso la stesura del suo precedente romanzo, "L'avversario", Carrère decide di sfuggire alla follia e all'orrore che lo hanno sempre perseguitato. Trova un nuovo amore e accetta di realizzare un reportage su un prigioniero di guerra ungherese dimenticato per più di cinquant'anni in un ospedale psichiatrico russo.
Il suo viaggio lo porta in una cittadina a ottocento chilometri da Mosca, dove tornerà poi una seconda volta, ad aspettare, quasi in agguato, che accada qualcosa. E qualcosa accadrà: un delitto atroce. La follia e l'orrore l'hanno dunque "riagguantato".
Anche nella sua vita amorosa, Carrère si trova a confrontarsi con la follia e l'orrore. Un racconto erotico scritto per gioco, per "fare irruzione nel reale", precipita lui e la sua compagna in un incubo destinato a devastare le loro vite e il loro amore.
Nel frattempo, il viaggio in Russia ha messo fatalmente in gioco le sue origini e il suo rapporto con la lingua della madre. Carrère comincia a indagare su quello che, non solo implicitamente, gli "è stato proibito raccontare": la storia del nonno materno, il quale, dopo un'esistenza segnata dal fallimento e dalle umiliazioni, è scomparso nell'autunno del 1944, ucciso probabilmente per aver collaborato con l'occupante. "E il segreto di mia madre, il fantasma che ossessiona la nostra famiglia".
Per esorcizzare quel fantasma, Carrère compie "un oscuro percorso nell'inconscio di due generazioni", che lo porterà alla resa dei conti con un retaggio "di paura e di vergogna" e al tempo stesso alla riconciliazione con l'incombente genitrice. Questo viaggio lo porterà a confrontarsi con il suo passato, con le sue paure e con i suoi demoni interiori.
"Un romanzo russo" è un libro intenso e coinvolgente, che ci porta dentro la mente di un uomo tormentato dalla follia e dall'orrore. Un libro che ci fa riflettere sulla natura della memoria, sulla famiglia e sul passato.
Caratteristiche | Valore |
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Titolo | Un romanzo russo |
Autore | Emmanuel Carrère |
Editore | Adelphi |
Data di pubblicazione | 2018-05-08 |
Genere | Romanzo |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788845932717 |
ISBN-10 | 8845932710 |
Formato | Paperback |
Dimensioni | Altezza: 8.58266 pollici, Lunghezza: 5.47243 pollici, Larghezza: 0.98425 pollici |