Un uomo che, di fronte alla pressione di un esame, sceglie di abbandonare le sue responsabilità e di ritirarsi dal mondo, in un percorso di distacco progressivo dalla realtà, dedicandosi all'ozio e a un'indifferenza crescente verso tutto ciò che lo circonda.
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Immergiti nel terzo romanzo di Georges Perec, "Un uomo che dorme", un'esplorazione intensa e introspettiva dell'alienazione e dell'indifferenza. La storia segue un giovane studente parigino che, di fronte alla pressione di un esame imminente, sceglie di abbandonare le sue responsabilità e di ritirarsi dal mondo.
Il protagonista, in un atto di ribellione silenziosa, decide di non alzarsi per l'esame, lasciando che la sveglia suoni all'infinito. Da quel momento, inizia un percorso di distacco progressivo dalla realtà, dedicandosi all'ozio, al sonno e a un'indifferenza crescente verso tutto ciò che lo circonda.
Il protagonista si allontana da ogni progetto e ambizione, rifiutando desideri, risentimenti e ribellioni. Si immerge nella lettura ossessiva di "Le Monde", dai necrologi agli annunci matrimoniali, in un tentativo di riempire il vuoto interiore.
Perec dipinge un ritratto vivido di un uomo che si trasforma in un fantasma trasparente, vagando per le strade di Parigi senza meta. Tra i Grands Boulevards, i caffè, i giardini e i musei, il protagonista si muove come un sonnambulo, un turista nella sua stessa città.
"Un uomo che dorme" è un'opera che risuona con il desiderio oscuro di ritirarsi dal mondo senza scomparire del tutto, di diventare indifferenti a ogni cosa. È un viaggio introspettivo nella psiche umana, che esplora i temi dell'alienazione, dell'indifferenza e della ricerca di significato in un mondo sempre più complesso.