Un'opera satirica che dipinge un ritratto vivido della decadenza dell'aristocrazia inglese tra le due guerre, esplorando temi come il tradimento, la perdita e la dissoluzione dei valori tradizionali in un mondo in rapido cambiamento. Seguiamo Tony Last, un gentiluomo di campagna, nella sua discesa verso la disillusione e la perdita, tra infedeltà coniugali e un viaggio surreale nella Guyana britannica.
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"Una manciata di cenere" di Evelyn Waugh, pubblicato nel 1934, è un'opera pungente e satirica che dipinge un ritratto vivido della decadenza dell'aristocrazia inglese tra le due guerre. Attraverso una prosa elegante e un umorismo nero, Waugh esplora temi come il tradimento, la perdita e la dissoluzione dei valori tradizionali in un mondo in rapido cambiamento.
Il romanzo segue le vicende di Tony Last, un gentiluomo di campagna profondamente legato alle sue radici e alla sua tenuta, Hetton Abbey. La sua vita viene sconvolta quando sua moglie, Brenda, si lascia sedurre dalla vivace vita mondana di Londra e intraprende una relazione extraconiugale. La ricerca di Brenda di nuove esperienze e la sua crescente infedeltà mettono a dura prova il matrimonio e la stabilità di Tony, catapultandolo in un vortice di disillusioni e dolore.
La trama si snoda tra l'Inghilterra e la Guyana britannica, dove Tony si avventura in una spedizione alla ricerca di una mitica città perduta. Lì, si ritrova prigioniero di un personaggio eccentrico e spietato, il signor Todd, che lo costringe a leggere ad alta voce le opere di Dickens per il resto dei suoi giorni. Questa parte del romanzo assume toni grotteschi e surreali, simboleggiando la perdita definitiva di Tony e la sua condanna a un'esistenza priva di significato.
"Una manciata di cenere" è un'opera imprescindibile per gli amanti della letteratura inglese e per chiunque voglia riflettere sulla fragilità della condizione umana. Un romanzo che, a distanza di decenni dalla sua pubblicazione, continua a interrogare e a suscitare emozioni profonde.