Underground. Racconto a più voci dell'attentato alla metropolitana di Tokyo

Un viaggio nel cuore della tragedia

L'attentato del 1995 alla metropolitana di Tokyo, in cui alcuni adepti del culto religioso Aum diffusero nei treni il sarin, un potente veleno, causando dodici morti e migliaia di intossicati, ha scosso profondamente la coscienza collettiva dei giapponesi. Questo evento ha prefigurato le nostre attuali paure, e Haruki Murakami, attraverso una serie di interviste, sia agli affiliati della setta che ai superstiti, cerca di dare un senso a questo gesto assurdo.

Un'indagine profonda

Murakami si addentra nelle esperienze delle vittime, cercando di comprendere cosa abbiano provato e provino ancora oggi, gente comune che ha vissuto un incubo impossibile da dimenticare. Attraverso le loro parole, il lettore viene trasportato nel cuore della tragedia, scoprendo le emozioni, i dubbi e le paure che hanno accompagnato la loro vita dopo l'attentato.

Un'analisi della società giapponese

Ma Murakami non si limita a raccontare la tragedia. Il suo sguardo si estende all'intera società giapponese, interrogandosi sulle cause profonde che hanno portato a questo atto di violenza. Si chiede se la società giapponese sia in grado di offrire una storia più convincente di quella raccontata da Asahara, il leader di Aum Shinrikyo.

Un libro che invita alla riflessione

"Underground" è un libro che invita alla riflessione, un'opera che ci spinge a interrogarci sulla natura della violenza, sulla fragilità della società e sulla capacità di resilienza dell'uomo. Un libro che, pur raccontando una tragedia, ci offre un messaggio di speranza, un invito a non perdere la fiducia nel futuro.