Nel 1887, Arthur Conan Doyle presentò al mondo Sherlock Holmes e il Dr. Watson. In "Uno studio in rosso", i due si incontrano e si ritrovano subito immersi in un caso di avvelenamento nella Londra vittoriana. Un classico del giallo che ha creato una leggenda.
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Nel lontano 1887, Arthur Conan Doyle diede vita a due figure iconiche della letteratura mondiale: Sherlock Holmes e il dottor Watson. "Uno studio in rosso" segna il loro debutto, aprendo le porte a un mondo di deduzioni brillanti, crimini intricati e ambientazioni suggestive.
La storia ha inizio con un annuncio insolito: un eccentrico consulente investigativo cerca un coinquilino per dividere le spese di un appartamento al 221B di Baker Street. Il destino vuole che il dottor Watson, reduce dalle avventure in Afghanistan, risponda all'annuncio. Ben presto, i due si trovano coinvolti in un caso di avvelenamento che scuote le strade di Londra.
"Uno studio in rosso" è un romanzo che cattura fin dalle prime pagine, grazie alla penna magistrale di Conan Doyle. L'autore riesce a creare un'atmosfera unica, in cui il mistero si mescola all'eleganza vittoriana. I personaggi sono indimenticabili: Sherlock Holmes, con la sua mente brillante e il suo intuito infallibile, e il dottor Watson, il narratore perfetto, sempre pronto a seguire il suo amico nelle indagini più rischiose.
Non perdere l'occasione di leggere un classico della letteratura gialla che ha appassionato generazioni di lettori. "Uno studio in rosso" è un libro che ti terrà col fiato sospeso fino all'ultima pagina.