Un'analisi sconvolgente e approfondita di Christopher R. Browning su come uomini ordinari si trasformarono in spietati assassini durante l'Olocausto, esaminando le motivazioni psicologiche e sociali che portarono al compimento di tali atrocità.
Per qualsiasi esigenza Scrivici su WhatsApp, oppure visita la pagina contattaci.
Spedizione gratuita in tutta Italia, per maggiorni informazioni: pagina spedizioni.
"Uomini comuni. Polizia tedesca e "soluzione finale" in Polonia" di Christopher R. Browning, in questa nuova edizione Einaudi, è un'opera fondamentale per comprendere le dinamiche che portarono all'Olocausto. Attraverso un'analisi meticolosa delle testimonianze dei membri del Battaglione 101 della Riserva di Polizia tedesca, Browning svela come uomini ordinari, non ideologizzati e privi di particolare fanatismo, si trasformarono in spietati assassini.
All'alba del 13 luglio 1942, il Battaglione 101 entrò nel villaggio polacco di Józefów e rastrellò 1800 ebrei. Donne, bambini, vecchi: la maggior parte di loro furono uccisi sul posto. Questo fu solo l'inizio di una lunga serie di massacri che portarono il Battaglione 101 a uccidere 38.000 persone e a deportarne altre 45.000 a Treblinka.
Browning si interroga sulle motivazioni che spinsero questi uomini comuni a compiere tali atrocità. Lungi dal trovare risposte semplici, l'autore mette in luce un complesso intreccio di fattori, tra cui:
"Uomini comuni" non è solo un libro sulla Shoah, ma anche una riflessione sulla natura umana e sui pericoli dell'obbedienza cieca all'autorità. La storia del Battaglione 101 ci ricorda che la banalità del male è sempre in agguato e che è necessario vigilare costantemente per evitare che simili atrocità si ripetano.
Questa nuova edizione è arricchita da una lunga postfazione e da numerose fotografie inedite, che rendono il libro ancora più toccante e sconvolgente.
Parole chiave: Olocausto, Shoah, Nazismo, Battaglione 101, Christopher Browning, storia, seconda guerra mondiale, antisemitismo, genocidio, Polonia, Einaudi, libro, uomini comuni, banalità del male.