Questo libro esplora la relazione tra uomini e animali nel Medioevo, mostrando come le creature fantastiche e reali hanno influenzato la vita e la cultura di quel periodo. Attraverso immagini e testi, l'autrice ci guida in un viaggio affascinante alla scoperta di un mondo ricco di simboli e di storie.
Unicorni, draghi, grifoni: creature surreali e favolose, ma anche molto concrete e temute, popolavano la vita degli uomini tra il 1000 e il Rinascimento. Santi padri del deserto, monaci e predicatori assicuravano che la terra fosse piena di bestie feroci e esseri mostruosi e ibridi.
La presenza di queste creature sollevava interrogativi fondamentali: un uomo con la testa di cane doveva essere battezzato? Poteva Dio aver creato qualcosa di tanto orrido?
Nel Medioevo si viveva in un paradiso perduto, dove il rapporto di subordinazione tra uomo e animale, creato per servire Adamo, era ormai solo un ricordo. Gli uomini non avevano armi efficaci per affrontare lupi, orsi e cinghiali, figuriamoci leoni, tigri e pantere.
La fantasia era la loro salvezza, permettendo loro di affrontare la paura. Attraverso arazzi, miniature, mosaici, sculture, dipinti, enciclopedie figurate e raccolte di mirabilia, Chiara Frugoni ci mostra le mille facce di una relazione secolare, simbolica quanto reale, tra uomini e animali.
Un ricco corredo di immagini rende vivo, palpitante e nostro quel tempo lontano.
Caratteristiche | Valore |
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Editore | Il Mulino |
Lingua | Italiano |
Data di pubblicazione | 18 ottobre 2018 |
Numero di pagine | 386 |
Copertina | Rigida |
ISBN-13 | 9788815279682 |
ISBN-10 | 8815279687 |