Un catalogo che svela lo sviluppo della pittura in Uzbekistan tra la fine del XIX secolo e la metà degli anni '30, un periodo di straordinaria interazione tra avanguardie europee, cultura islamica e tradizione uzbeka.
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Immergiti in un periodo di straordinaria trasformazione artistica con il catalogo "Uzbekistan l'avanguardia nel deserto". Questo volume accompagna due mostre eccezionali, "La luce e il colore" a Firenze e "La forma e il simbolo" a Venezia, che svelano lo sviluppo della pittura in Uzbekistan tra la fine del XIX secolo e la metà degli anni '30.
In poco più di vent'anni, l'Uzbekistan è stato testimone di una feconda interazione tra le avanguardie europee, filtrate attraverso il contesto artistico russo, la cultura islamica secolare e la tradizione uzbeka dell'ornamentalismo. Questo mix unico ha dato vita a opere sorprendenti, che fondono elementi moderni e tradizionali in un linguaggio visivo innovativo.
Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, il Commissariato del Popolo per l'istruzione inviò in Uzbekistan una cinquantina di opere dell'Avanguardia storica, aprendo nuove prospettive per gli artisti locali. Successivamente, Igor' Savickij raccolse a Nukus un'immensa collezione di reperti archeologici, artigianato, arte popolare e opere di artisti uzbeki e sovietici, creando un museo straordinario che porta oggi il suo nome.
Il catalogo presenta una selezione accurata delle straordinarie raccolte dei musei statali uzbeki di Nukus e Tashkent, esposte e pubblicate per la prima volta in Europa. Curato da Giuseppe Barbieri e Silvia Burini, il volume offre una contestualizzazione storica e culturale approfondita di questa fase artistica cruciale, illustrata con 175 opere in mostra.
"Uzbekistan l'avanguardia nel deserto" è un'occasione unica per scoprire un tesoro nascosto dell'arte mondiale e per apprezzare la creatività e l'innovazione di un popolo che ha saputo trasformare le sfide in opportunità.