Via da Gormenghast

Tito, fuggito da Gormenghast, si ritrova in un mondo dominato da una tecnologia opprimente e da una popolazione di reietti che vivono nel Sottofiume. La sua fuga non lo ha condotto alla libertà, ma a un'altra forma di prigionia, dove la sua identità e il suo passato lo perseguitano senza tregua.

EAN: 9788845924569
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Un viaggio oltre i confini di Gormenghast

Dopo aver lasciato il suo regno, il giovane Tito, settantasettesimo Conte di Gormenghast, si ritrova in un mondo completamente diverso, un luogo dominato da una tecnologia avanzata e da un controllo poliziesco opprimente. La città che incontra è un labirinto di strade e vicoli, dove figure con elmetti scivolano sul terreno e velivoli senza pilota, simili a equazioni di metallo, solcano il cielo. La scienza, in questo mondo, è una forza distruttiva, e la vita è governata da un'opprimente sensazione di paura e di controllo.

Un mondo di reietti e di follia

Nel Sottofiume, un labirinto di cunicoli sotterranei, Tito incontra una popolazione di reietti, fuggiaschi, falliti, mendicanti e cospiratori che vivono nell'ombra, lontani dalla luce del sole. In questo mondo oscuro e claustrofobico, Tito si rende conto che la sua fuga da Gormenghast non lo ha condotto a un luogo migliore, ma a un'altra forma di prigionia. La sua identità, la sua storia, il suo passato, sono diventati un peso insopportabile, un'ossessione che lo perseguita senza tregua.

La ricerca della verità

Tito, aiutato da pochi fedeli amici - il gigantesco Musotorto, l'amorosa Giuna, i transfughi del Sottofiume Cancrello, Frombolo e Sbrago - si ritrova a combattere per la sua sopravvivenza, a sfuggire a insidie e a sottrarsi a ogni vincolo d'amore, amicizia e riconoscenza. La sua unica speranza è quella di trovare la verità, di scoprire il senso della sua esistenza, di capire chi è veramente. Ma la verità, come una scheggia di pietra, è solo un frammento di un passato perduto, un enigma che non trova soluzione.

"Via da Gormenghast" è un romanzo ricco di immagini evocative e di atmosfere surreali, un viaggio nel cuore della follia e della disperazione. Peake ci offre una visione cupa e pessimistica del mondo, un mondo dove la libertà è un'illusione e la verità è un'oasi irraggiungibile.