Tito, fuggito da Gormenghast, si ritrova in un mondo dominato da una tecnologia opprimente e da una popolazione di reietti che vivono nel Sottofiume. La sua fuga non lo ha condotto alla libertà, ma a un'altra forma di prigionia, dove la sua identità e il suo passato lo perseguitano senza tregua.
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Dopo aver lasciato il suo regno, il giovane Tito, settantasettesimo Conte di Gormenghast, si ritrova in un mondo completamente diverso, un luogo dominato da una tecnologia avanzata e da un controllo poliziesco opprimente. La città che incontra è un labirinto di strade e vicoli, dove figure con elmetti scivolano sul terreno e velivoli senza pilota, simili a equazioni di metallo, solcano il cielo. La scienza, in questo mondo, è una forza distruttiva, e la vita è governata da un'opprimente sensazione di paura e di controllo.
Nel Sottofiume, un labirinto di cunicoli sotterranei, Tito incontra una popolazione di reietti, fuggiaschi, falliti, mendicanti e cospiratori che vivono nell'ombra, lontani dalla luce del sole. In questo mondo oscuro e claustrofobico, Tito si rende conto che la sua fuga da Gormenghast non lo ha condotto a un luogo migliore, ma a un'altra forma di prigionia. La sua identità, la sua storia, il suo passato, sono diventati un peso insopportabile, un'ossessione che lo perseguita senza tregua.
Tito, aiutato da pochi fedeli amici - il gigantesco Musotorto, l'amorosa Giuna, i transfughi del Sottofiume Cancrello, Frombolo e Sbrago - si ritrova a combattere per la sua sopravvivenza, a sfuggire a insidie e a sottrarsi a ogni vincolo d'amore, amicizia e riconoscenza. La sua unica speranza è quella di trovare la verità, di scoprire il senso della sua esistenza, di capire chi è veramente. Ma la verità, come una scheggia di pietra, è solo un frammento di un passato perduto, un enigma che non trova soluzione.
"Via da Gormenghast" è un romanzo ricco di immagini evocative e di atmosfere surreali, un viaggio nel cuore della follia e della disperazione. Peake ci offre una visione cupa e pessimistica del mondo, un mondo dove la libertà è un'illusione e la verità è un'oasi irraggiungibile.