Un saggio breve ma intenso in cui Giorgio Manganelli racconta il suo viaggio nell'Africa degli anni '70, un continente che si rivela al viaggiatore europeo in tutta la sua potenza e alterità. Un'esperienza straniante e affascinante che trasformerà la sua percezione della realtà.
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In questo breve ma intenso saggio, Giorgio Manganelli ci conduce in un viaggio nell'Africa degli anni '70, un continente che si rivela al viaggiatore europeo in tutta la sua potenza e alterità. Dalla Tanzania all'Egitto, Manganelli abbandona le immagini stereotipate e i cliché cinematografici per confrontarsi con una realtà primordiale, dove l'uomo è un'eccezione e la dignità si manifesta attraverso simboli "intensamente araldici" come gli animali.
Il viaggiatore si sente "esotico ed estraneo" di fronte a questa minacciosa intensità, diviso tra fascino e allarme. L'Africa di Manganelli è un "pachiderma planetario" che sfida le categorie mentali occidentali, un luogo dove la percezione della realtà viene messa in discussione.
Questo viaggio lascerà un'impronta profonda nell'autore, tanto che, al suo ritorno, il Partenone gli apparirà come un gesto di "violenza ragionevole nei confronti della stessa demonicità greca". Un'esperienza che lo cambierà per sempre.
Con una postfazione di Viola Papetti, "Viaggio in Africa" è un'opera imprescindibile per chi desidera esplorare il mondo attraverso gli occhi di uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento.