Un'analisi approfondita di Hannah Arendt sul concetto di autorità, esplorandone le origini, l'evoluzione e la crisi nel mondo moderno. Un saggio essenziale per comprendere le sfide del nostro tempo e la fragilità delle istituzioni.
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In "Che cos'è l'autorità?", Hannah Arendt, una delle più importanti pensatrici del XX secolo, esplora il concetto di autorità e la sua crisi nel mondo moderno. Pubblicato da Garzanti, questo saggio offre una riflessione profonda sulle origini, gli sviluppi e il declino di un'idea centrale per la teoria politica e la convivenza civile.
Arendt sostiene che il principio di autorità, un tempo pilastro di Roma e dell'Occidente cristiano, ha subito una crisi irreversibile a partire dall'età moderna. L'autorità, distinta dal potere e dalla persuasione, si basa sul riconoscimento e il rispetto della comunità. L'autrice analizza come le rivoluzioni non siano riuscite a rifondare l'autorità su nuove basi e come i regimi totalitari del Novecento abbiano creato confusione tra autorità e autoritarismo illiberale.
Con il suo stile rigoroso e la sua profonda conoscenza della storia e della filosofia politica, Arendt traccia un percorso che conduce alla "perdita della solidità del mondo", un concetto che anticipa la "società liquida" teorizzata da Zygmunt Bauman. Questo saggio offre una chiave di lettura essenziale per comprendere le sfide del nostro tempo, caratterizzate dalla fragilità delle istituzioni e dalla crisi dei valori tradizionali.
"Che cos'è l'autorità?" è un libro imprescindibile per chiunque voglia comprendere le dinamiche del potere e della società, e per chiunque sia interessato a riflettere sul futuro della nostra civiltà.