Contro la democrazia diretta (Vele)

Questo libro analizza criticamente la democrazia diretta, sostenendo che, lungi dall'essere la cura per la crisi istituzionale, rischia di incarnarne la fase più acuta e conclusiva. L'autore si schiera a favore di una democrazia rappresentativa, che offre un terreno fertile per il confronto e il dialogo, elementi essenziali per la costruzione di un consenso democratico.

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Contro la democrazia diretta: un'analisi critica

In un'epoca di crescente sfiducia nelle istituzioni e di crescente popolarità delle soluzioni populiste, il libro di Francesco Pallante, Contro la democrazia diretta, si presenta come un'analisi critica e lucida di un fenomeno che, pur affascinando per la sua promessa di autogoverno, rischia di portare a conseguenze inaspettate e pericolose.

La democrazia diretta: un'illusione pericolosa?

Pallante sostiene che la democrazia diretta, lungi dall'essere la cura per la crisi istituzionale in atto, rischia di incarnarne la fase più acuta e conclusiva. Riducendo la politica a matematica, la democrazia diretta ci espone al rischio del dominio di una maggioranza avversa, l'esatto opposto dell'autogoverno. La mera conta dei voti non produce decisioni democratiche, ma imposizioni di parte.

La scommessa di una democrazia rappresentativa

L'autore, docente di Diritto costituzionale all'Università di Torino, si schiera a favore di una democrazia rappresentativa, che, pur con i suoi limiti, offre un terreno fertile per il confronto e il dialogo, elementi essenziali per la costruzione di un consenso democratico.

Un libro per riflettere

Contro la democrazia diretta è un libro che invita alla riflessione su un tema di grande attualità, offrendo un'analisi critica e lucida di un fenomeno che, pur affascinando per la sua promessa di autogoverno, rischia di portare a conseguenze inaspettate e pericolose.