Un'opera fondamentale di Friedrich Nietzsche che demolisce le vecchie verità e propone una nuova visione del mondo, criticando la morale, esaltando l'arte e predicando il ritorno alla natura.
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"Crepuscolo degli idoli, ovvero, Come si filosofa col martello" di Friedrich Nietzsche, pubblicato da Adelphi nel 1994, è un'opera imprescindibile per comprendere il pensiero del filosofo tedesco. In questo libro, Nietzsche demolisce le "vecchie verità" che hanno dominato la cultura occidentale, svelando le loro debolezze e contraddizioni.
Nietzsche critica aspramente Socrate, accusandolo di aver corrotto l'anima greca con la "ragionevolezza a tutti i costi". Affronta il tema della trascendenza e riprende il concetto della "morale come contro-natura", mettendo in discussione i valori tradizionali e proponendo una nuova visione del mondo.
Il filosofo individua gli errori che hanno portato l'umanità fuori strada: la confusione tra causa ed effetto, il concetto di causalità, il ricorso a cause immaginarie per spiegare le azioni e, infine, il concetto del libero arbitrio. Nietzsche smantella queste credenze, invitando a un pensiero più libero e indipendente.
Nelle sue riflessioni sulla "psicologia dell'artista", Nietzsche esalta l'arte come forza vitale e vede l'"ebrezza" come condizione essenziale per la creazione artistica. L'arte diventa, quindi, uno strumento per superare i limiti imposti dalla morale e dalla ragione.
Nietzsche predica il ritorno alla natura come "amor fati", ovvero l'accettazione del destino e l'amore per la vita in tutte le sue manifestazioni. Questo concetto rappresenta un invito a vivere pienamente, abbracciando sia la gioia che il dolore.