Un'opera di Sant'Agostino che analizza il ruolo del linguaggio nell'educazione e il rapporto tra le parole e le cose. Il testo, presentato con il testo latino a fronte e note di commento, offre spunti di riflessione sul ruolo del maestro e sul significato dell'insegnamento.
In un dialogo con il figlio sedicenne Adeodato, Sant'Agostino si interroga sul ruolo del linguaggio nell'educazione, analizzando il rapporto tra le parole e le cose. Questo testo, presentato con il testo latino a fronte e note di commento, apre la riflessione occidentale sul ruolo del maestro e sul significato dell'insegnamento.
Agostino, con la sua consueta acutezza, giunge a una conclusione sorprendente: le parole non insegnano e i maestri non hanno un ruolo diretto nella formazione dei discenti. Questa affermazione, apparentemente paradossale, apre un dibattito stimolante che non si limita a fornire risposte definitive, ma affronta il problema filosofico dell'educazione in modo dialettico.
Le domande che il dialogo di Agostino pone sono ancora oggi attuali e ci spingono a ridefinire il ruolo del maestro. Il testo ci ricorda l'importanza di avvicinare il discente al sapere, aiutandolo a trovare la motivazione all'interno di sé stesso.
De Magistro è un'opera di grande valore che offre spunti di riflessione per tutti coloro che si occupano di educazione. La sua lettura è consigliata a insegnanti, studenti, genitori e a chiunque sia interessato a comprendere il ruolo fondamentale del maestro nella società.
Autore | Agostino |
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Titolo | De Magistro |
Traduzione | Adolfo Faggi |
Introduzione | Amelia Broccoli |
Postfazione | Mario Casotti |
Collana | Classici dell'educazione |
Editore | Scholé |
Anno di pubblicazione | 2023 |
Pagine | 208 |
ISBN | 9788828405986 |