Un'analisi approfondita della volontà, che sfida le interpretazioni deterministiche e compatibiliste. L'autore esplora la relazione tra volontà e Sé, ispirandosi alla tradizione fenomenologica e neokantiana. Un'opera stimolante per chi si interessa di filosofia e della condizione umana.
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"Distanti da sé. Verso una fenomenologia della volontà", di Vincenzo Costa, edito da Jaca Book nel 2011, si addentra in un'analisi approfondita della volontà, sfidando le interpretazioni deterministiche e compatibiliste che ne hanno spesso limitato la comprensione.
Il libro si propone di chiarire cosa intendiamo per "volontà" e quale sia la sua relazione con il nostro Sé. L'autore, partendo da una critica delle prospettive deterministiche, traccia un percorso che si ispira alla tradizione fenomenologica e neokantiana, offrendo una prospettiva originale e stimolante.
Costa confronta e integra diverse tradizioni filosofiche, analizzando le teorie che tendono a dissolvere la nozione stessa di volontà e di Sé a partire da una concezione deterministica. Questo confronto critico arricchisce la sua analisi, offrendo una visione più completa e sfaccettata del tema.
Un tema centrale è l'esplorazione della libertà umana e della sua connessione con la struttura del volere. Il libro si interroga su cosa distingue gli atti volontari dagli altri, indagando la radice teoretica del problema della libertà e della responsabilità.
Questo volume è consigliato a chiunque sia interessato a una riflessione approfondita sulla volontà, sulla libertà e sul rapporto tra il Sé e l'azione. È un'opera che offre spunti di riflessione per filosofi, studenti e chiunque sia curioso di esplorare le complessità della condizione umana.