Un'esplorazione del modello postbioniano del campo analitico in psicoanalisi, con un focus sulla metafora, la confrontazione, l'influenza di Merleau-Ponty, la figura di Grotstein e la componente artistica nel lavoro dell'analista.
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"Il campo analitico e le sue trasformazioni" di Antonino Ferro e Giuseppe Civitarese, edito da Raffaello Cortina Editore, introduce il lettore al modello postbioniano del campo analitico, un paradigma emergente nel panorama psicoanalitico internazionale. Questo approccio innovativo sfida le concezioni tradizionali, offrendo una visione dinamica e interattiva del processo analitico.
Il libro esplora una vasta gamma di temi cruciali per la comprensione del campo analitico, tra cui:
Il modello del campo analitico si distacca da una visione statica e rigidamente intrapsichica del soggetto, per concentrarsi invece sulla storicità del presente. L'attenzione si sposta sul campo emotivo inconscio che si crea nell'incontro tra analista e paziente, un campo che prende forma istante per istante. In questo spazio condiviso, analista e paziente sono impegnati in una sorta di "sognare assieme", un processo che dà senso all'esperienza e favorisce la crescita mentale di entrambi.
Il libro sottolinea l'importanza di un sottile gioco di identità e differenza tra analista e paziente. È proprio in questo spazio di tensione creativa che si possono generare nuove prospettive e trasformazioni significative. "Il campo analitico e le sue trasformazioni" offre un contributo prezioso per tutti coloro che desiderano approfondire la comprensione della psicoanalisi contemporanea e delle sue potenzialità.
Psicoanalisi, campo analitico, Antonino Ferro, Giuseppe Civitarese, postbioniano, Merleau-Ponty, Grotstein, inconscio, transfert, controtransfert, sognare assieme, relazione analitica, Raffaello Cortina Editore.