Il libro "Il mito di Sisifo" di Albert Camus è un'opera di riflessione filosofica che affronta il tema dell'assurdo e della condizione umana. L'autore, attraverso un'analisi del mito di Sisifo, cerca di trovare un senso alla vita in un mondo privo di significato intrinseco.
Pubblicato nel 1942, quando Albert Camus non aveva ancora trent'anni, "Il mito di Sisifo" rappresenta un'opera di riflessione filosofica che si inserisce in una tradizione letteraria che, da Kafka a Gide, da Kierkegaard a Nietzsche, offre una testimonianza della crisi spirituale del Novecento.
Il libro si configura come un'opera di confessione e di riflessione filosofico-letteraria di un uomo che esce dalla giovinezza e prova a cimentarsi con il pensiero del suo tempo. Camus, incrociando il ferro coi padri dell'esistenzialismo, mira a conquistarsi un pensiero originale.
L'"assurdo" è una presa di coscienza preliminare a ogni regola di vita, ma segna solo un momento di passaggio. Il ragionamento rigoroso, unito a una fondamentale esigenza chiarificatrice, dimostra che anche la desolante dottrina dell'esistenzialismo, allora dominante, contiene qualche accenno di speranza.
"Il mito di Sisifo" è un'opera di grande attualità, che continua a suscitare interesse e dibattito tra i lettori e gli studiosi. Il libro affronta temi universali come il senso della vita, la morte, la libertà e la responsabilità, temi che sono sempre attuali e che continuano a interrogarci.
Caratteristiche | Valore |
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Autore | Albert Camus |
Editore | Bompiani |
Lingua | Italiano |
Data di pubblicazione | 1942 |
Genere | Saggio |
Formato | Paperback |
ISBN-13 | 9788845246425 |
ISBN-10 | 8845246426 |