Un'analisi critica della crisi della democrazia moderna e dell'ascesa del liberismo reale, che ha eroso il potere del popolo e il senso di comunità. Costanzo Preve identifica un nuovo nemico e invita a una riflessione profonda sulla necessità di recuperare una partecipazione attiva alla vita politica ed economica.
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"Il nemico principale" di Costanzo Preve, pubblicato da InSchibboleth, offre una prospettiva critica e provocatoria sulla condizione politica e sociale contemporanea. In un'epoca in cui il pericolo fascista e la prospettiva comunista sembrano svaniti, Preve identifica un nuovo nemico: il liberismo reale, trionfante in un contesto di classi subalterne non minacciose, democrazia in smantellamento e morale ultraindividualista.
L'autore sostiene che la crisi della democrazia non è frutto di complotti, ma di un mutamento nei rapporti di forza tra le classi, che ha favorito l'affermazione del liberismo. Questo ha svuotato il concetto di democrazia del suo significato originario, riducendola a una mera procedura formale, priva di contenuto reale e di controllo popolare sull'economia.
Preve analizza come la democrazia, intesa come accesso del demos al potere e come comunità reale, sia stata erosa dalle dinamiche del liberismo. Il libro invita a una riflessione profonda sulla necessità di recuperare un senso di comunità e di partecipazione attiva alla vita politica ed economica.
"Il nemico principale" è un'opera essenziale per chiunque voglia comprendere le dinamiche che plasmano il nostro presente e per chi è alla ricerca di strumenti critici per affrontare le sfide del futuro. La scrittura incisiva e il pensiero originale di Costanzo Preve offrono una prospettiva stimolante e controcorrente, capace di mettere in discussione le certezze consolidate e di aprire nuovi orizzonti di riflessione.
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