Un'analisi del rapporto uomo-donna secondo la psicoanalisi di Lacan, che esplora l'assenza di un accordo prestabilito e il ruolo dell'inconscio.
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"Il seminario. Libro XIX... o peggio. 1971-1972" di Jacques Lacan, edito da Einaudi, rappresenta un'esplorazione complessa e affascinante del rapporto tra uomo e donna. In questo seminario, Lacan demolisce le illusioni romantiche e le convenzioni sociali che velano un "buco nel reale", proponendo una definizione provocatoria: "Non c'è rapporto sessuale".
Lacan non nega l'esistenza di interazioni e passioni umane, ma sottolinea l'assenza di un accordo o armonia a priori tra uomo e donna. Questa mancanza non è imputabile a uno dei due sessi, ma risiede nell'inconscio, elemento chiave che impedisce la fusione in un'unica entità.
All'assenza del rapporto sessuale si contrappone l'esistenza dell'Uno, solo nel suo godimento. Questo vale per ogni individuo parlante, indipendentemente dal sesso. Lacan introduce concetti rivoluzionari, ridefinendo l'Altro, il desiderio e persino il godimento. L'inconscio, che Lacan chiamerà "parlessere", si colloca sotto l'egida dell'Uno nella dimensione del Reale.
Quest'opera rappresenta una pietra miliare nell'ultimo insegnamento di Lacan, un percorso che, pur ripercorrendo strade familiari, offre una prospettiva completamente nuova sulla psicoanalisi e sulla comprensione dell'essere umano.
"Il seminario. Libro XIX... o peggio. 1971-1972" è un'opera imprescindibile per chiunque voglia approfondire la psicoanalisi lacaniana e comprendere le dinamiche complesse che regolano le relazioni umane. La scrittura di Lacan, densa e stimolante, invita il lettore a mettere in discussione le proprie certezze e a esplorare nuove prospettive sull'amore, il desiderio e l'identità.