Un'analisi approfondita sull'importanza dell'ascolto e della giustizia nei processi formativi, con un focus sulle conseguenze della mancata attenzione verso coloro che non hanno voce e sulla necessità di promuovere una cultura dell'inclusione e della solidarietà.
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Il libro In ascolto dei «senza voce». Formarsi a distinguere concezioni e pratiche formative giuste e ingiuste, edito da Anicia (Roma), affronta il tema cruciale dell'ascolto e della sua importanza per la giustizia sociale. L'autore, Marco Milella, esplora le conseguenze della mancata attenzione verso coloro che non hanno voce, evidenziando come questo silenzio imposto possa nascondere ingiustizie e violenze.
Il testo sottolinea come la privazione della parola non solo infligga un danno profondo alle vittime, ma le esponga anche al rischio di essere biasimate e considerate colpevoli. Questa condizione di inferiorità acquisita impedisce loro di essere considerate fonti attendibili, portandole a vivere senza diritto di parola, senza storia e senza narrazione.
La mancanza di ascolto comporta un impoverimento dei legami personali e sociali, un aumento della sfiducia e una diminuzione delle aspettative sulla qualità delle relazioni future. Per contrastare queste dinamiche, è fondamentale integrare nei processi formativi le istanze della giustizia, promuovendo una relazione interumana vitale e vivificante.
L'autore evidenzia come l'ascolto sia imprescindibile per dare e ricevere fiducia, per dare e ricevere credito. Scegliere di credere ad alcune comunicazioni e non ad altre implica la capacità di investigare ciò che prova un'altra persona, di comprendere le sue percezioni e concezioni, di immaginare i suoi pensieri e visioni del mondo.
Rifiutarsi di mettersi nei panni degli altri, rinunciare anche solo ad immaginarli, cancella la possibilità di credere di poterlo fare e si ripercuote, prima o poi, sistemicamente, anche su chi pratica e contagia ad altri questa stessa limitazione. Ascoltare i "senza voce", al contrario, si traduce in un arricchimento per tutti, promuovendo una società più giusta ed inclusiva.
Questo libro si rivolge a formatori, educatori, operatori sociali e a tutti coloro che desiderano approfondire il tema dell'ascolto e della giustizia nei processi formativi. Offre spunti di riflessione e strumenti pratici per promuovere una cultura dell'ascolto e dell'inclusione, contribuendo a costruire una società più equa e solidale.