Una raccolta di scritti inediti di María Zambrano sull'esilio, tradotti per la prima volta in italiano. L'esilio è esplorato non solo come condizione geografica, ma come profonda esperienza esistenziale e intellettuale, trasformandosi da sradicamento a luogo metafisico di rivelazione e rinascita.
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"L'esilio come patria", edito da Morcelliana, offre una raccolta inedita di scritti di María Zambrano, tradotti per la prima volta in italiano. Questo volume esplora l'esilio non solo come condizione geografica, ma come una profonda esperienza esistenziale e intellettuale che ha segnato il percorso della filosofa spagnola.
L'esilio diventa, nella visione di Zambrano, una metafora della condizione umana originaria. Lontana dalla sua patria, ai margini delle categorie logiche convenzionali, la filosofa scopre un'opportunità unica per contemplare la verità nella sua essenza più pura. Questa prospettiva trasforma l'esilio da un'esperienza di sradicamento e abbandono a un luogo metafisico di rivelazione, una vera patria dove l'essere umano può rinascere.
Zambrano eleva l'esilio a una cifra metafisica che permette una comprensione più profonda dell'uomo, non più inteso come semplice "cogito" cartesiano, ma come un essere che soffre e patisce. Questa nuova teoria della conoscenza, sviluppata attraverso la lente dell'esilio, offre una prospettiva rivoluzionaria sulla natura umana e sulla ricerca della verità.
"L'esilio come patria" è un'opera fondamentale per chiunque sia interessato alla filosofia, alla condizione umana e alla ricerca della verità. La scrittura di María Zambrano, profonda e poetica, invita il lettore a una riflessione intima e trasformativa sull'esilio, non solo come esperienza di perdita, ma come opportunità di crescita e rinascita.
Questo libro è particolarmente indicato per:
Immergiti nelle riflessioni di María Zambrano e scopri come l'esilio può trasformarsi in una vera e propria patria interiore.