Questo libro esplora la sessualità nella Grecia antica, analizzando le pratiche e le teorie che hanno caratterizzato l'esperienza del piacere in quel periodo storico. L'autore, Michel Foucault, ricostruisce i percorsi del "soggetto desiderante", offrendo una prospettiva nuova e stimolante sulla sessualità nella storia occidentale.
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"L'uso dei piaceri" è il secondo volume della "Storia della sessualità" di Michel Foucault, un'opera che si propone di comprendere come, nelle società occidentali moderne, si è costituita l'esperienza della "sessualità", un concetto familiare ma apparso solo all'inizio del XIX secolo.
Per parlare di sessualità come di un'esperienza storicamente singolare, Foucault ricostruisce i percorsi del "soggetto desiderante", risalendo dall'epoca moderna fino all'Antichità classica. "L'uso dei piaceri" si addentra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella città greca, dando inizio a un'opera storiografica dall'ambizione unica.
Questo libro non si limita a un'indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualità, ma presenta globalmente la genealogia dell'esperienza più ignota, anche quando più esibita, della nostra cultura e della nostra storia. Offre uno specchio delle radici più remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.
La fruizione dei piaceri, per i greci, costituiva un serio problema, poiché tendevano a corrompere il corpo e lo spirito se praticati in modo indisciplinato e indiscriminato. Era quindi necessario mantenere una condotta di vita morigerata e temperante.
"L'uso dei piaceri" è un'opera fondamentale per la comprensione della sessualità nella storia occidentale. Foucault analizza le diverse forme di sessualità, le pratiche e le teorie che le hanno caratterizzate, offrendo una prospettiva nuova e stimolante su un tema complesso e controverso.