"La Biblioteca dei conservatori" analizza autori e libri fondamentali per comprendere la cultura conservatrice liberale, spaziando da Dante a Scruton e toccando figure chiave della letteratura e della storia. Il libro si interroga anche sull'identità conservatrice di Fratelli d'Italia.
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"La Biblioteca dei conservatori" di Massimiliano Mingoia è un'analisi approfondita e illuminante degli autori e delle opere che hanno plasmato il pensiero conservatore liberale. Questo saggio rappresenta una guida preziosa per chiunque desideri comprendere le sfumature e le evoluzioni di una cultura politica spesso fraintesa o semplificata.
L'autore conduce il lettore in un percorso che parte da Dante Alighieri, considerato un precursore, e si snoda attraverso figure chiave come Burke, Prezzolini e Scruton, delineando il Pantheon dei padri del conservatorismo. Mingoia non trascura nemmeno i pensatori reazionari, tradizionalisti e populisti come Guénon e de Benoist, sottolineando la loro distanza dal liberal-conservatorismo.
Il libro esplora anche il contributo dei liberali anticomunisti come Sartori, degli storici revisionisti come De Felice e dei romanzieri vicini al conservatorismo, da Tomasi di Lampedusa a J.R.R. Tolkien, dimostrando come il pensiero conservatore permei diversi ambiti della cultura.
L'opera affronta una questione di grande attualità: Fratelli d'Italia è un partito pienamente conservatore? Una domanda che stimola la riflessione e invita a un'analisi più approfondita del panorama politico contemporaneo.
Un libro indispensabile per chiunque voglia approfondire la propria conoscenza della cultura conservatrice e del suo ruolo nel mondo contemporaneo.