"La scuola che legge sé stessa" analizza l'importanza dei dati e della ricerca educativa per contrastare la dispersione scolastica. Offre strumenti, strategie e modelli d'intervento basati sull'evidenza, rivolgendosi a dirigenti scolastici, insegnanti e ricercatori. Un testo fondamentale per costruire una scuola più inclusiva ed equa.
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"La scuola che legge sé stessa" offre una disamina completa e dettagliata dell'importanza dei dati e della ricerca educativa nell'analisi e nel contrasto alla dispersione scolastica. Questo volume si propone come una guida preziosa per dirigenti scolastici, insegnanti, ricercatori e tutti coloro che operano nel settore dell'istruzione e che desiderano comprendere a fondo le dinamiche che portano all'abbandono scolastico e individuare strategie efficaci per prevenirlo.
Il libro si distingue per il suo approccio rigoroso e basato sull'evidenza. Attraverso l'analisi di dati statistici, ricerche sul campo e case study, gli autori forniscono un quadro chiaro e documentato del fenomeno della dispersione scolastica, evidenziando le cause, le conseguenze e i possibili interventi.
Oltre all'analisi teorica, il volume offre una serie di strumenti e strategie pratiche per il contrasto alla dispersione scolastica. Vengono presentati modelli di intervento efficaci, buone pratiche sperimentate in diverse realtà scolastiche e indicazioni operative per la raccolta e l'analisi dei dati.
"La scuola che legge sé stessa" rappresenta un contributo fondamentale per il futuro dell'istruzione. Grazie alla sua capacità di coniugare rigore scientifico e concretezza operativa, questo libro si pone come uno strumento indispensabile per tutti coloro che desiderano costruire una scuola più inclusiva, equa e capace di garantire a tutti gli studenti il diritto all'istruzione.