Un'esplorazione della sete generativa come chiave dell'educazione postmoderna, un viaggio interiore dal deserto all'acqua, dalla solitudine alla relazione, dal limite alla libertà. Un'opera che invita a interpretare sé stessi per vivere in armonia con gli altri e comprendere il mondo.
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"La sete generativa. Ermeneutiche pedagogiche e percorsi formativi" di Rosa Grazia Romano, edito da Scholé, esplora il concetto di sete generativa come fulcro dell'educazione nell'era postmoderna. Il libro analizza il bisogno dell'altro e il desiderio di comunicare come esperienze fondamentali che spingono l'individuo a confrontarsi con la propria interiorità, a riconoscere i propri bisogni, desideri e fragilità.
L'autrice descrive la sete come un percorso iniziale arido, che spoglia l'individuo dalle certezze e lo conduce a una povertà radicale, costringendolo a ritornare all'essenziale. Solo quando la sete si trasforma in generatività, inizia un vero cammino di crescita, un passaggio dal deserto all'acqua, dalla solitudine alla relazione, dal limite alla libertà.
Il libro evidenzia come la sete sia al contempo un'esperienza formativa e un esercizio ermeneutico: interpretare se stessi per vivere in armonia con gli altri e comprendere il mondo circostante. L'opera offre spunti di riflessione per educatori, studenti e chiunque sia interessato a esplorare le profondità dell'animo umano e il suo bisogno innato di connessione e significato.
Questo libro è ideale per chi cerca una riflessione profonda sul significato dell'esistenza, sul valore delle relazioni umane e sul ruolo dell'educazione nel promuovere la crescita personale e la consapevolezza di sé.