Un saggio che riflette sull'insegnamento universitario nell'era delle trasformazioni digitali, esplorando l'equilibrio tra innovazione e tradizione e il rapporto tra sapere e soggettività. Un invito a un pensiero critico sull'educazione.
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"Le lezioni invisibili. Per un pensiero critico dell'insegnamento universitario" di Marcello Ghilardi, edito da Mimesis, è un saggio appassionato che si ispira al celebre romanzo di Italo Calvino, "Le città invisibili". In un'epoca in cui l'insegnamento universitario sembra essere sempre più orientato verso modelli funzionali e criteri di performance, l'autore propone una riflessione critica e una dichiarazione d'amore per la scuola, l'università e l'importanza di preservare spazi di sapere e soggettività.
Ghilardi esplora il delicato equilibrio tra una didattica "innovativa", che sfrutta le potenzialità della tecnologia, e forme di educazione che mantengono un legame con la tradizione. L'obiettivo è quello di porre al centro del pensiero il rapporto tra il "sapere" e le dinamiche contemporanee della soggettività, nella consapevolezza che entrambi sono processi in continua evoluzione.
Il libro invita il lettore a interrogarsi sul futuro dell'insegnamento universitario, in un contesto in cui le trasformazioni in atto rischiano di snaturare la sua essenza. Ghilardi ci spinge a riflettere sul ruolo del sapere e della soggettività nella società contemporanea, offrendo spunti per un pensiero critico e una visione rinnovata dell'educazione.
Parole chiave: insegnamento universitario, didattica, innovazione, tradizione, sapere, soggettività, pensiero critico, Mimesis, Marcello Ghilardi, Le città invisibili, Italo Calvino, educazione