Un appassionato manifesto che esorta a ripensare l'istituzione scolastica come luogo di crescita, di scoperta del passato e di invenzione del futuro. Un invito a coltivare la curiosità, la capacità di comprendere le relazioni tra le cose e l'attitudine a creare e innovare.
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In un'epoca dominata dalla tecnica e dall'iper-specializzazione, Ivano Dionigi ci invita a riscoprire il ruolo fondamentale della scuola nella formazione di coscienze critiche, etiche e politiche. "Magister. La scuola la fanno i maestri, non i ministri" è un appassionato manifesto che esorta a ripensare l'istituzione scolastica come luogo di crescita, di scoperta del passato e di invenzione del futuro.
Dionigi propone un modello di scuola basato su tre pilastri fondamentali: interrogare, intelligere, invenire. Un invito a coltivare la curiosità, la capacità di comprendere le relazioni tra le cose e l'attitudine a creare e innovare. Un approccio che valorizza il pensiero critico e la profondità, mirando a formare teste ben fatte piuttosto che teste ben piene, come auspicava Montaigne.
L'autore sottolinea l'importanza di recuperare il valore del passato e della memoria, attraverso lo studio dei classici, fondamento e al contempo antagonista del presente. Una scuola che non dimentica le proprie radici, ma che guarda al futuro con occhi nuovi, capace di inventare il mai visto e l'inaudito.
Dionigi ribadisce il ruolo cruciale dei maestri nel processo educativo, citando Manara Valgimigli: "La scuola la fanno i maestri, non i ministri". È nel rapporto tra docente e studente che si sprigiona l'energia vitale dell'educazione, capace di cambiare le sorti di una vita.
In un mondo sempre più orientato alla tecnica, Dionigi ci ricorda la necessità di un'interrogazione costante, un invito a riequilibrare lo slancio di Prometeo con la saggezza di Socrate. Un'utopia forse, ma una necessità vitale per costruire un futuro migliore.
Parole chiave: scuola, educazione, maestri, Ivano Dionigi, classici, futuro, pensiero critico, apprendimento, insegnamento, pedagogia.