Un'analisi sull'importanza delle discipline umanistiche per coltivare il pensiero critico, l'immaginazione e l'empatia, qualità essenziali per la salute di una democrazia.
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In un'epoca dominata dalla crisi economica e dai tagli all'istruzione umanistica, Martha Nussbaum lancia un allarme: stiamo impoverendo gli strumenti per comprendere un mondo sempre più complesso. In questa nuova edizione di "Non per profitto", l'autrice esplora il ruolo cruciale delle discipline umanistiche nel coltivare il pensiero critico, l'immaginazione e l'empatia, qualità essenziali per la salute di una democrazia.
Nussbaum denuncia la tendenza a privilegiare le competenze tecnico-scientifiche a scapito delle discipline umanistiche, una scelta che rischia di formare individui capaci di eseguire compiti specifici, ma privi della capacità di pensare in modo autonomo e creativo. Questa miopia educativa, secondo l'autrice, mina le fondamenta stesse della democrazia, che necessita di cittadini consapevoli, informati e capaci di partecipare attivamente alla vita pubblica.
L'autrice non invoca una presunta superiorità della cultura classica, bensì un'integrazione equilibrata tra sapere umanistico e scientifico. Nussbaum sostiene che l'accesso alla conoscenza umanistica è fondamentale per nutrire la libertà di pensiero, l'autonomia di giudizio e la forza dell'immaginazione, elementi indispensabili per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.
"Non per profitto" è un saggio appassionato e provocatorio, che invita a riflettere sul valore intrinseco della cultura umanistica e sul suo ruolo insostituibile nella costruzione di una società più giusta, libera e consapevole.